Per cervicalgia , si intende un dolore che insorge all’altezza delle vertebre cervicali, ossia le sette ossa brevi che compongono il tratto della colonna vertebrale più vicino alla testa e che ne permettono i movimenti.
A contraddistinguere questo disturbo è la comparsa di dolore a livello posteriore del collo. Tale dolore, spesso, irradia alle spalle e talvolta anche alle braccia, rendendo difficoltosi i movimenti.
Il dolore cervicale può essere diviso in cervicalgia vera e propria, sindrome cervico-brachiale oppure sindrome cervico-cefalica.
Oltre al trattamento farmacologico, esistono consigli che riguardano lo stile di vita, esercizi che possono curare e sono un ottimo strumento per la prevenzione di qualunque contrattura di collo e spalle. Anche un massaggio ben fatto può fare molto.
Le cause della cervicalgia possono essere molteplici e molto diverse tra loro.
SEDENTARIETÀ
È una delle abitudini più pericolose. Chi pratica attività fisica, oltre al benessere che ricava per tutto l’organismo, ha una muscolatura più forte e tonica. I muscoli non allenati e poco tonici non sostengono adeguatamente la colonna vertebrale e quindi anche il tratto delle vertebre cervicali. Una costante ginnastica del collo può aiutare a tenere i muscoli tonici e a prevenire disturbi cervicali.
POSTURA
La posizione che assumiamo quando per esempio siamo seduti alla scrivania, a tavola, ma anche camminando, può essere all’origine dei dolori al tratto cervicale.
Per esempio le persone che lavorano con il busto piegato in avanti o passano molte ore davanti al computer o in auto sono più predisposte a questo tipo di problemi rispetto invece a chi, per lavoro o per abitudine, si muove di più.
Sulla nostra postura influiscono anche fattori esterni, come le strutture su cui sediamo o riposiamo (sedie, letti, divani).
EVENTI TRAUMATICI
Un infortunio sul lavoro, un colpo di frusta, colpi di freddo, traumi articolari e il trasporto di oggetti pesanti possono causare problematiche alla zona cervicale, sia alle strutture ossee (schiacciamenti della colonna, compressione delle vertebre, fratture) che a quelle muscolari (contratture, stiramenti, strappi).
ARTROSI CERVICALE
È un disturbo degenerativo che peggiora con l’età: le cartilagini dei dischi intervertebrali si consumano e le vertebre si avvicinano, dando luogo a compressioni e schiacciamenti della colonna. Vengono interessate le terminazioni nervose e si sviluppano dolore e rigidità. Nei casi più gravi si ha l’ernia cervicale, con la fuoriuscita del disco intervertebrale dalla propria sede.
DENTI
Si possono avere disturbi cervicali anche a causa di problemi dentali: quando c’è malocclusione, per esempio, cioè l’appoggio dei denti a bocca chiusa non è corretto e c’è una mancanza di equilibrio nella nostra bocca, ne risentono la mandibola e i muscoli mandibolari, con dolori che si irradiano al tratto cervicale. Stress. Anche lo stress psicofisico eccessivo, particolarmente diffuso al giorno d’oggi in Italia, legato a periodi di lavoro troppo intensi o a situazioni familiari di tensione emotiva, può ripercuotersi a livello della colonna cervicale dando origine a problemi di cervicalgia caratterizzati da dolore e contratture muscolari. In caso di stress può essere utile, al fine di ridurre le tensioni e sciogliere i muscoli, anche il ricorso allo yoga.
PALESTRA
A volte poi il dolore cervicale insorge dopo essere stati in palestra. Ci sono alcuni attrezzi e certi esercizi che possono favorirlo. Come per esempio quelli che si eseguono sulla panca piana. Questo attrezzo tende a far lavorare aree già sottoposte a sforzi costanti durante la vita quotidiana. Un’esecuzione sbagliata e la mancanza di stretching prima e dopo l’esercizio, può portare a eccessivo sforzo dei muscoli del collo. Focalizzarsi su questo tipo di attrezzo senza associare esercizi che servano a sviluppare i muscoli della parte superiore della schiena e del collo, può portare all’eccessivo potenziamento dei muscoli pettorali e delle spalle, lasciando “deboli” i muscoli di collo e quelli della parte superiore della colonna vertebrale.
Anche gli esercizi che comportano l’estensione delle gambe possono mettere a rischio l’equilibrio della muscolatura corporea. Tendono a lavorare sul potenziamento dei muscoli anteriori delle gambe, escludendo la controparte muscolare posteriore. Si viene così a creare una situazione di squilibrio che favorisce l’insorgenza di mal di schiena.
Infine, gli addominali. Quando si praticano non è raro osservare la tensione dei muscoli di collo e parte alta della schiena. Per questo motivo è sempre utile farsi aiutare da un personal trainer esperto che aiuti a trovare la posizione corretta ed evitare così di sottoporre a un carico eccessivo le vertebre cervicali.
CERVICALE DOPO PRANZO
A volte la patologia può insorgere dopo aver mangiato. In questi casi può essere dovuta a una malocclusione dentale, a gengiviti o alla mancanza di un molare. In tutti questi casi si verifica perché durante la masticazione i denti non si toccano correttamente. Se la mandibola e le sue articolazioni si muovono in modo asimmetrico durante la masticazione, si verifica una contrazione della muscolatura mandibolare. Contrazione che, a sua volta, si trasmette alla muscolatura e ai nervi circostanti. In altri casi, se insorge dopo un pasto, può essere correlata ad alcune patologie dell’apparato gastrointestinale, quali la gastrite o disturbi a carico della cistifellea (infiammazione e calcoli biliari). Le difficoltà digestive possono in alcuni casi riverberarsi a livello delle vertebre cervicali.