La cervicalgia può insorgere per ragioni innumerevoli e molto
diverse tra loro. Tuttavia, *nella maggior parte dei casi, la comparsa di
dolore a collo e spalle è legata a errori di stile di vita* che impongono
stress abnormi a questa regione della colonna vertebrale, oppure alla
presenza di *artrosi cervicale* (a sua volta favorita da fattori
sfavorevoli di tipo posturale, oltre che dalla predisposizione genetica).
I *principali fattori di rischio modificabili* di cervicalgia comprendono:
*- le tensioni psicoemotive*
*- la sedentarietà o la mancanza di esercizio
<www.saperesalute.it/esercizi-aerobici-e-anaerobici> fisico
strutturato*
*- l’attività fisica estrema e gli sforzi eccessivi*, soprattutto se
eseguiti in ambienti freddi/umidi
*- i movimenti ripetuti delle braccia e delle spalle* (in contesti di tipo
ludico o professionale)
*- il mantenimento di posture errate*, sia durante il giorno sia durante il
sonno.
Correggere opportunamente questi comportamenti è la migliore strategia per
ridurre la probabilità non soltanto di soffrire di cervicalgia, ma anche di
sviluppare l’artrosi cervicale che può promuovere ulteriormente questi
disturbi.
*Anche eventi traumatici acuti occasionali* (come il colpo di frusta o
un’incidente sportivo) o continui micro-insulti lesivi (come quelli che
interessano chi pratica sport
<www.saperesalute.it/esercizi-aerobici-e-anaerobici> di contatto
quali boxe, rugby, football americano o lavori usuranti come il muratore o
il facchino) *possono essere all’origine o, comunque, facilitare
l’insorgenza della cervicalgia.*
In tutti i casi, poi, la presenza di fattori predisponenti individuali,
come *alterazioni delle curvature fisiologiche della colonna* (per esempio,
la cifosi dorsale o l’iperlordosi lombare), può aumentare la probabilità di
sviluppare cervicalgia, sia a causa della meccanica e dinamica improprie
inevitabilmente imposte da queste condizioni sia come conseguenza dei
comportamenti a rischio già citati, che in questi casi diventano ancora più
dannosi.
A prescindere dall’età, dalla professione e dalle caratteristiche
individuali, se non si vuole aumentare la probabilità di soffrire di
cervicalgia è, inoltre, *consigliabile evitare il fumo, sia attivo sia
passivo*, risultato associato a una maggior frequenza di disturbi a livello
del collo, per ragioni non ben precisate, ma probabilmente legate
all’aumento del grado di infiammazione generale dell’organismo.
Ulteriori fattori di rischio, almeno in parte modificabili, che possono
favorire l’insorgenza di indolenzimenti e contratture al collo riguardano
la sfera psicologica: l’esperienza clinica dimostra che *rimuovere le
tensioni e alleviare situazioni di depressione, ansia
<www.saperesalute.it/ansia> e stress può avere un impatto
favorevole sulla cervicalgia e sui sintomi di contorno, mentre la loro
persistenza può impedirne la risoluzione, nonostante terapie appropriate.*
L’importanza dello stile di vita
Oltre a tutti gli interventi farmacologici, fisici e chirurgici citati, per
evitare nuovi attacchi di cervicalgia acuta e l’instaurarsi di una forma
cronica è essenziale *modificare le abitudini di vita*, imparando a *evitare
di assumere qualsiasi posizione scorretta* sia durante le attività della
giornata (sul lavoro, in auto, a tavola, mentre si guarda la televisione o
si usano tablet e smartphone) sia durante il riposo notturno. Per abituarsi
più facilmente a posture appropriate ci si può avvalere di *sedute
ergonomiche e cuscini sagomati* appositamente studiati per scaricare la
tensione dai muscoli del collo, dalle spalle e dalle braccia e per
mantenere un orientamento ideale di tutta la colonna vertebrale.
In aggiunta, è importante *praticare regolarmente sia attività fisica in
generale sia esercizi mirati per collo, spalle e braccia,* idealmente
facendosi supportare almeno in una prima fase da un fisioterapista
abilitato o da un istruttore competente. A riguardo, va ricordato che
l’esercizio fisico, lo stretching <www.saperesalute.it/stretching>
e il rafforzamento muscolare correttamente eseguiti rappresentano veri e
propri trattamenti preventivi per gran parte delle patologie delle
articolazioni e per il mal di schiena
<www.saperesalute.it/mal-di-schiena>, nonché un prezioso alleato
della salute globale.